Festa della Donna 2024 a cura del Teatro Sonoro - Comune di Casola Valsenio

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Festa della Donna 2024 a cura del Teatro Sonoro

 

Festa della Donna 2024 a cura del Teatro Sonoro

 

2024_0308_8-MARZO-TEATRO-SONORO

· VENERDI 8 MARZO 2024 alle ore 21,00

Biblioteca G. Pittano, Sala Nolasco Biagi, Piazza 25 Novembre, Casola Valsenio.

Percorso poetico e letterario. Ogni donna nasconde una dea.

 

Ci sono tanti modi di essere donna ma, ne siamo certi, in ognuno possiamo ritrovare le tracce dell’influenza di una divinità che vive, un po’ nascosta, ma pronta a rivelarsi al bisogno, nel profondo di ogni donna. Spinti da questa certezza abbiamo provato ad esaminare alcune delle dee della tradizione greco-latina per mostrare quanto il loro modo di essere si possa rintracciare nelle donne di ogni tempo.

Serata organizzata da Teatro Sonoro in collaborazione della PROLOCO di Casola Valsenio. Ingresso offerta libera

 

Anche quest’anno il Teatro Sonoro vuole celebrare la figura della donna nel giorno a lei dedicato. Per questa occasione abbiamo pensato di seguire un percorso forse un po’ inconsueto ma volto a rivelare ciò che di magico e meraviglioso si nasconde in ogni donna. Per farlo ci siamo rivolti al passato convinti di poter trovare nel mito la vera immagine che si agita nel profondo d’ogni donna. Abbiamo infatti tracciato il profilo di alcune divinità tipiche del mondo greco e latino cercando di individuare quegli aspetti del loro carattere che possono emergere anche nelle donne di oggi. Insomma, un tributo non solo al femminile ma alla vera divinità che ogni donna è. E ovviamente non possiamo che cominciare questo nostro viaggio nel miti del femminile col definire quanto possiamo ritrovare in Venere, la greca Afrodite, la dea della bellezza e dell’amore. IL mito racconta che appena emerse dalle onde, su una conchiglia di madreperla, Zefiro la spinse sulla riva dell'isola di Cipro e non appena mosse i primi passi sulla spiaggia, i fiori sbocciarono sotto i suoi piedi, e subito le vennero incontro le Ore, le Cariti, Peito, la persuasione, Potos, il desiderio, Himeros, la brama, per accoglierla, onorarla e servirla. La vestirono con un vestito bellissimo e una cintura, le misero boccole d'oro e di gemme alle orecchie, braccialetti ai polsi e una collana splendente al collo. Dal cielo arrivò un carro di gemme, tirato da due colombe, la dea vi salì e fu così assunta in Cielo. Afrodite veniva rappresentata nel fiore della sua giovinezza, avvenente, graziosa, tutta ingioiellata e sorridente. Il suo volto era ovale, delicato e gentile; i suoi occhi grandi, tremuli, avevano uno sguardo soave e languido che ispiravano tanta dolcezza. Sopra il vestito portava una cintura magica, dove erano raccolti tutti i vezzi, le grazie, il sorriso che promette ogni gioia, i teneri dialoghi degli innamorati, i sospiri che persuadono e il silenzio A lei si rivolge la poetessa Saffo perché spinga tra le sue braccia che non vuole cedere alle sue lusinghe.

(TEATRO SONORO – Casola Valsenio)