115 milioni alle aziende BIO: domande dal 30 novembre - Comune di Casola Valsenio

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115 milioni alle aziende BIO: domande dal 30 novembre

 
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Via libera in Emilia Romagna ai primi bandi del nuovo Piano di sviluppo rurale 2014-2020, con 115 milioni stanziati per biologico, produzione integrata, gestione di zone umide, boschetti, corridoi ecologici, salvaguarda del paesaggio agrario, sequestro di carbonio nei suoli, difesa delle razze antiche.

Sono due le misure approvate dalla giunta regionale (pagamenti agroambientali e agricoltura biologica) per otto bandi più incentivi alla certificazione di qualità.

 

Le domande potranno essere presentate dal 30 novembre al 29 gennaio attraverso Agrea (l'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura). Si tratta di premi riconosciuti alle aziende agricole in cambio di impegni in campo ambientale.

 

Le procedure

 

bandi

La delibera della giunta regionale n. 1787/2015 del 12 novembre scorso (pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione n. 297 del 18 novembre), specifica che la domanda di sostegno è unica anche se le particelle agricole oggetto degli impegni ricadono in territori di più amministrazioni competenti all'istruttoria di ammissibilità (le amministrazioni competenti sono indicate nei singoli bandi). Tutte le istruzioni per la compilazione delle domande si trovano sul sito dell'organismo pagatore (www.agrea.regione.emilia-romagna.it) o rivolgendosi ai centri di assistenza agricola (Caa). Per le aziende che presentano domanda per più misure, gli aiuti saranno ridotti al massimale previsto dalle misure. Inoltre, gli aiuti richiesti per impegni già assunti dalle aziende nelle precedenti programmazioni (è il caso del rinnovo dei contributi per i beneficiari del vecchio Psr 2007-2013), potranno essere oggetto di revisione, in considerazione degli impegni richiesti dai nuovi bandi. Restano invariate invece le disposizioni comunitarie e le conseguenti sanzioni collegate alla corretta dichiarazione delle superfici oggetto di pagamento.

  • Gli otto bandi da 115 milioni complessivi arrivano a sei mesi dal via libera di Bruxelles al Psr dell'Emilia Romagna che vale complessivamente 1,2 miliardi (su un totale di 2,5 miliardi di finanziamenti europei), sommando ai contributi Ue il cofinanziamento statale e regionale. Oltre il 40% delle risorse sarà dedicato a interventi in campo ambientale, come dimostrano i primi bandi che premiano le aziende che già praticano, o decidono di convertirsi, a metodi di produzione considerati meno impattanti sul territorio.

 

Gli ambiti

Nel dettaglio, per l'agricoltura integrata il budget è di 41,6 milioni, con aiuti sia per chi già pratica l'agricoltura integrata, sia per chi intende avviarla. Gli importi base a ettaro vanno da un minimo di 90 euro per le foraggere a un massimo di 530 per le frutticole, per la prima introduzione e da 60 a 370 per il mantenimento. Per chi pratica il biologico si va da un minimo di 90 euro per i seminativi a un massimo di 668 ero per le colture frutticole. Per chi intende avviare per la prima volta l'agricoltura biologica il range è compreso tra i 126 euro (per le foraggere) e i 742 (per le frutticole). Gli interventi, con un budget di 36,1 milioni) includono anche la zootecnia. Come nella passata programmazione le aziende bio a parità di requisiti avranno diritto a punteggi specifici in tutte le graduatorie.Per il recupero delle razze autoctone (bando da 8,6 milioni) l'aiuto è di 200 euro per capo o insieme di capi. Ancora, 8,4 milioni al ritiro dei seminativi con un aiuto di 500 euro in collina e 700 in montagna agli agricoltori che si impegnano per venti anni a ritirare dalla produzione le colture seminative, così da promuovere la biodiversità, soprattutto in pianura. Per i prati storici sono stati stanziati 7,8 milioni. Per gli agricoltori che si impegnano a mantenere aree a praticoltura estensiva nel rispetto di determinate pratiche agronomiche (assenza uso di concimi, fitofarmaci, digestati) è previsto un contributo di 150 euro a ettaro. Altri 4, 6 milioni sono riservati ai cosiddetti corridoi ecologici e al paesaggio agrario: agli agricoltori che si impegnano per un periodo di 10 anni a salvaguardare nella propria azienda gli elementi tipici del paesaggio agrario l'aiuto è di 0,07 euro per metro quadro in pianura. Un altro stanziamento di 5 milioni è finalizzato a garantire la qualità dei suoli, con 180 euro all'anno per ettaro. All'agricoltura conservativa vanno 3 milioni con un contributo che va dai 250 euro ai 280 per ettaro. Infine, oltre agli otto bandi, è stata stabilita la copertura delle spese per la certificazione dei prodotti biologici, Dop, Igp e Qc (il marchio regionale per le produzioni a lotta integrata), con un massimo di 3mila euro per azienda. Solo per quest'ultima misura le domande vanno presentate entro il 24 dicembre.