L’ex Suffragio diventerà pizzeria e tagliatelleria gourmet “Cappero” - Comune di Casola Valsenio

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L’ex Suffragio diventerà pizzeria e tagliatelleria gourmet “Cappero”

 

L’ex Suffragio diventerà pizzeria e tagliatelleria gourmet  “Cappero”

 

cappero

Il bando pubblicato per affidare la gestione dell’ex Suffragio ha avuto esito positivo.

Il locale, in Via Giacomo Matteotti a Casola Valsenio, accanto alla Torre dell’Orologio, è stato assegnato a una società costituita da un gruppo di giovani del territorio… casolani, palazzuolesi e riolesi.

Il progetto imprendito-riale e di gestione, denominato «Cappero» prevede di realizzare “una pizzeria e tagliatelleria gourmet - spiega uno dei soci, Tommaso Dall’Osso nell’intervista che Riccardo Isola ha pubblicato su SETTESERE - che sorgerà a Casola Valsenio all’interno dell’ex chiesa del Suffragio. Siamo nel cuore di un paese che è un po’ ai margini della mappa gastronomica ma che ha potenzialità inespresse, e noi vogliamo dare quel-lo sprint in più». Il come è presto detto. «Pizze gourmet realizzate da Williams Conti e Francesco Mauri a cui si aggiungeranno le tagliatelle, anch’esse arricchite da ragù e condimenti anche diversi dal solito, rea-lizzati dallo stesso Conti. Poi cocktail, vino e birra con la predilezione per produzioni a chilometro zero. Ne abbiamo in zona e per questo li vogliamo valorizzare».

Sul puntare al cosiddetto chilometro zero la questione è concreta anche per la scelta delle materie prime utilizzate. «Dalle farine ai formaggi passando per i condimenti del topping, come i salumi – spiega ancora Dall’Osso – vorremmo stringere accordi con aziende e produttori che lavorano quotidianamente nel ter-ritorio».

La distanza dai centri urbani più vitali non spaventa. «Il nostro progetto punta sui clienti che vogliono vivere un’esperienza gastronomica unica. Il più possibile autentica ed emozionante. I chilometri d’asfalto che ci dividono dalla via Emilia non possono e non devono più essere un problema. Abbiamo esempi - continua - anche qui nel nostro territorio di realtà che sull’offerta ristorativa di qualità hanno fatto una vera e propria filosofia operativa riconosciuta al di fuori dei confini comunali. Bene, questa cosa la vo-gliamo replicare anche nel cuore del paese».
Un’offerta che guarda alla famiglia «visto che avremo anche un menù, il “Capperino”, pensato per i bam-bini e soprattutto anche le cosiddette soft drink saranno di assoluta qualità, niente marchi o brand mul-tinazionali. Infine il progetto prevede, per esempio - conclude Dall’Osso - che al Cappero l’acqua non si paghi. Una scelta etica, economica ma anche ideale che ci caratterizzerà credo in modo unico».

Per quanto riguarda il taglio del nastro, o meglio del trancio, bisognerà però avere ancora un po’di pa-zienza. «In queste settimane - conferma Dall’Osso - approveremo il progetto di restyling architettonico, seguito da uno studio di Faenza, dopodiché partiranno i lavori. La nostra intenzione è quella di riuscire ad aprire nel mese di febbraio 2021».