Lotta alla piralide del bosso - Comune di Casola Valsenio

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Lotta alla piralide del bosso

 

Lotta alla piralide del bosso
piralide

Si rende nota l'informativa sugli interventi da attuare in questo periodo per la lotta alla piralide del bosso, una specie nuova le cui gravi infestazioni per il nostro territorio potrebbero ripetersi e aggravarsi se non si interviene in modo efficace.

 

Le larve dell'insetto esotico causano gravi danni alle piante di bosso. Come riconoscerle e come contrastarle correttamente.

 

Cydalima perspectalis è un lepidottero della famiglia dei Piralidi originario dell’oriente (diffuso in Giappone, Cina e Corea) introdotto in Europa nel 2007.

Le larve della piralide causano gravi danni alle piante di bosso (Buxus spp.) presenti in giardini pubblici e privati.

Le larve mature - lunghe fino a 3-4 cm - hanno capo nero, torace e addome verde giallastro con punti neri. La pupa è di colore verde chiaro con macchioline brune. L’adulto ha un’apertura alare di circa 4 cm. La forma tipica è bianca, con ali orlate in marrone, ma può esistere anche una forma melanica.

L’attacco alle piante avviene preferibilmente sulle parti alte della chioma: in breve tempo le foglie sono distrutte e in alcuni casi le larve erodono anche la corteccia.

La lotta si deve intraprendere appena si notano le larve. Il preparato “principe” da impiegare è il Bacillus thuringiensis varietà kurstaki (B.t.k.). E' consogliato l'uso anche di trappole a feromoni, per arrivare tempestivamente a conoscere le località dove le farfalle sono presenti e limitare i danni, colpendo le larve giovani con insetticida a base di B.t.k..

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L’attenta sorveglianza e monitoraggio nei vivai, dove avvengono i principali scambi di piante dalle zone più infestate, può aiutare a ridurre la diffusione della piralide del bosso anche in Emilia-Romagna.

 
Per approfondimenti: