Domenica 4/09: Monte Battaglia Luogo di Storia e di Pace 1944 - 2022 - Comune di Casola Valsenio

Vai ai contenuti principali
 
 
 
 
 
 
Sei in: Home / Comune / Archivio notizie / Domenica 4/09: Monte Battaglia Luogo di Storia e di Pace 1944 - 2022  
Condividi Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Delicious Invia per email
 

Domenica 4/09: Monte Battaglia Luogo di Storia e di Pace 1944 - 2022

 

Domenica 4 settembre, alla Rocca di Monte Battaglia, si terrà l’annuale cerimonia commemorativa degli eventi bellici del settembre-ottobre 1944

 

MBATTAGLIAA5_2022

Alla presenza delle Amministrazioni comunali di Casola Valsenio e Cotignola, la cerimonia sarà preceduta dalla posa di una corona d’alloro ai cippi del Cantone, S.Apollinare e S.Ruffillo, in ricordo delle vittime di rappresaglie naziste e di partigiani caduti in combattimento.

Il ritrovo a Monte Battaglia è previsto per le ore 10.30, con l’intrattenimento musicale del Corpo Bandistico G, Venturi di Casola Valsenio.

Alle ore 11.00 si terranno gli interventi di saluto dei Sindaci di Casola Valsenio e Fontanelice, a cui seguiranno gli interventi di RENZO SAVINI, Presidente del’ANPI provinciale di Ravenna, e GIUSEPPE MASETTI, Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in Ravenna e Provincia.

Alle ore 12,00 pranzo allo stand gastronomico organizzato sul posto e alle ore 15.00 intrattenimento musicale del Gruppo KUF.

 

(*) Il 24 settembre 1944, un battaglione partigiano della 36ª Brigata Garibaldi, forte di 250 uomini e diviso in sei compagnie, che operava negli Appennini imolese e faentino, iniziava un movimento d'infiltrazione che lo portò ad occupare Monte Battaglia la mattina del 27[4]. Nella stessa mattina un gruppo di partigiani impegnò le unità tedesche che difendevano la cima del monte Carnevale. Dall'altro versante del monte, all'insaputa dei partigiani, stavano operando i soldati del 350º reggimento della 88ª divisione fanteria statunitense (Blue Devils), impegnata nello sfondamento della Linea Gotica, seguendo da sud verso nord lo spartiacque tra il Senio e il Santerno. Dopo l'incontro, nel pomeriggio del 27 gli statunitensi vennero guidati sul monte Battaglia. Il Monte aveva già ospitato nell'inverno 1943 un nucleo di partigiani e renitenti alla leva, ma non era stato giudicato motivo di preoccupazione dai fascisti. Questa volta invece, vista anche la vicinanza alla linea del fronte, giunti sul monte, i partigiani dovettero sostenere sotto la pioggia un attacco del 290º Reggimento Granatieri tedeschi, con elementi della 44ª e della 715ª divisione, che furono respinti anche col concorso di tre compagnie dei Blue Devils.

I combattimenti continuarono per altri cinque giorni, ma i tedeschi, nonostante i rinforzi richiamati dal fronte adriatico e l'aiuto ottenuto anche da forze della Repubblica di Salò furono di nuovo respinti con ingenti perdite. I combattimenti sostenuti dalla brigata partigiana a fianco dell'esercito statunitense furono un episodio di alto valore strategico e militare, nell'ambito della liberazione dell'Italia dai nazi-fascisti. Il 350º reggimento della 88ª divisione prese il nome di "monte Battaglia".

Il 3 ottobre, l'esercito statunitense lasciò il posto alla 1ª brigata delle Guardie Gallesi che, fino all'11 ottobre, dovette affrontare gli ultimi assalti tedeschi. Gli scontri furono particolarmente cruenti, ma il sacrificio di vite umane, oltre 2.000 caduti, non portò effetti immediati: malgrado la conquista di monte Battaglia aprisse la strada per la Pianura Padana, l'avanzata degli Alleati venne fermata, per motivi di strategia militare e politica, fino alla primavera dell'anno successivo.

In seguito ai combattimenti e all'intenso uso delle artiglierie, i resti della rocca di monte Battaglia andarono distrutti: restò solo un troncone della torre e uno sperone della cinta muraria, crollato poi nell'immediato dopoguerra.

L'offensiva finale degli Alleati fu sferrata nell'aprile 1945. La valle del Senio fu liberata dal Gruppo di Combattimento "Friuli", inquadrato nel X Corpo d'Armata britannico. Per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana, Casola Valsenio fu insignita della Croce di Guerra al Valor Militare.

 
Intervento completo:

Intervento tenuto a Monte Battaglia durante la cerimonia del 78 anniversario dei combattimenti del settembre-ottobre1944 durante la Seconda Guerra Mondiale, dal Dott. Giuseppe Masetti, Direttore Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia con sede ad Alfonsine in Piazza della Resistenza, 6