In ricordo di Aurelio Ricciardelli - Comune di Casola Valsenio

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In ricordo di Aurelio Ricciardelli

 
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Il Sindaco e tutta l'Amministrazione Comunale si uniscono al dolore e al lutto per la scomparsa di Aurelio Ricciardelli da sempre attivo nella vita sociale e politica di Casola Valsenio.

Già esponente della resistenza al nazifascismo fu il fondatore della sezione ANPI di Casola Valsenio, primo custode di Monte Battaglia e da sempre impegnato nella divulgazione della memoria storica in primo luogo verso le più giovani generazioni a partire dalle scuole locali.

Il nostro ultimo e sincero abbraccio va al figlio Carlo, ai nipoti e alla famiglia.

 

Aurelio Ricciardelli era nato a Casola Valsenio l’11 dicembre 1924 da famiglia operaia. Nel tardo autunno del 1943 fece parte di un piccolo gruppo di giovani casolani che rifiutarono di presentarsi alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale e si rifugiarono a Monte Battaglia. Un’esperienza breve ma molto significativa perché costituì il primo nucleo della Resistenza casolana.

Aurelio

Nella primavera del 1944 Aurelio aderì alla lotta partigiana entrando nelle file della 36^ Brigata Garibaldi, seguendone tutto il ciclo operativo fino al suo scioglimento nell’ottobre dello stesso anno.

Nel dopoguerra fu funzionario del PCI e corrispondente dell’Unità sulle cui colonne – nei primi anni Cinquanta – prese posizione contro l’attività bancaria illegale di Giambattista Giuffrè ed fu uno dei pochi a denunciare il drenaggio di denaro liquido che, sottraendo risorse agli investimenti, aggrava le già difficili condizioni di vita di muratori e braccianti agricoli della valle del Senio.

In seguito svolse il mestiere di muratore assumendo la responsabilità della locale sezione dell’ANPI che a metà degli anni ’80 rivitalizzò, anticipando le direttive nazionali, aprendo le iscrizioni anche a quelli che lui chiamava “gli amici dell’ANPI” ed avviando iniziative di raccordo con la realtà sociale in un’ottica volta a mantenere vivi il ricordo e i valori della Resistenza. In questa attività si colloca, nel 1988, l’assunzione da parte dell’ANPI casolana della sorveglianza della Rocca di Monte Battaglia – sito medievale ed importante quota militare della seconda guerra mondiale – unitamente alla cura dell’area monumentale e alla gestione di un’area di sosta attrezzata e di alcune manifestazioni. Si deve proprio ad Aurelio, presidente ed animatore dell’ANPI, se nel 1998 i reduci tedeschi hanno potuto apporre a Monte Battaglia una lapide in ricordo dei loro commilitoni lì caduti. Lapide che, andando ad affiancare quelle in ricordo dei caduti inglesi, americani e partigiani, ha fatto in modo che Monte Battaglia sia oggi un simbolo della pace e fratellanza.

Nel 2008 a coronamento dell'instancabile attività sociale e di salvaguardia della memoria storica, il Presidente della Repubblica ha riconosciuto ad Aurelio il prestigioso titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica.