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Dalla Regione: 18 milioni per ridurre o azzerare le rette per il nido

 

Dalla Regione Emilia-Romagna, 18 milioni per ridurre o azzerare le rette per il nido

 

 

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Anche il Comune di Casola Valsenio ha fatto richiesta di finanziamento relativamente ai contributi della Regione Emilia-Romagna inerenti la misura "Al Nido con la Regione" volta alla riduzione/eliminazione della retta per la frequenza del nido.

 

Al Comune di Casola Valsenio sono stati destinati al momento € 11.708,91 per i bambini frequentanti il Nido comunale ma l'Amministrazione ha fatto richiesta di ulteriori fondi in sostegno alle famiglie che hanno iscritto i propri figli allo Spazio Bimbi paritario convenzionato con il Comune.

 

I fondi andranno a ridurre i costi di frequenza per le famiglie con ISEE pari o inferiore a € 26.000 con una modulazione della riduzione a vantaggio delle fasce più deboli.

 

Nello specifico sono stati individuati 3 scaglioni ISEE di abbattimento sulla quota fissa: da 0 a € 12.000 di ISEE la quota fissa sarà azzerata, da € 12.000 a € 22.000 di ISEE la quota fissa sarà di € 50 ed infine da € 22.000 a € 26.000 di ISEE la quota fissa sarà di € 100.

 

Esprime soddisfazione l'Assessore Marco Unibosi: "Abbiamo ritenuto importante aderire a questa misura innovativa della nostra Regione, permettendo ad un maggior numero di famiglie di accedere ai servizi a loro dedicati cercando di abbattere ostacoli di carattere economico. Riteniamo i servizi per la prima infanzia fondamentali per la crescita di un bambino, sia per il loro valore didattico/evolutivo sia come strumento di emancipazione delle famiglie in difficoltà, aprendo loro possibilità orarie maggiori per la ricerca del lavoro".

 

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Cosa prevede il provvedimento della Regione Emilia-Romagna:

18 milioni ai Comuni per abbattere o azzerare le rette dei nidi.
Le risorse per i nidi vengono assegnate a tutti i 220 Comuni dell’Emilia-Romagna sede di servizi educativi per la prima infanzia, con il vincolo di utilizzarle esclusivamente per l’obiettivo individuato, quindi per abbattere o azzerare le rette di frequenza al nido e ai servizi integrativi, sia pubblici che privati convenzionati. Si tratta di una realtà che in Emilia-Romagna interessa una platea di oltre 28.400 bambini (0-3 anni), quelli appunto iscritti sull’intero territorio regionale, da Piacenza a Rimini, ai nidi e ai servizi integrativi per la prima infanzia, come esempio Spazio bambini, Centri per bambini e famiglie e Servizi domiciliari. A questo obiettivo sono destinati, per l’anno scolastico 2019-2020 18,25 milioni, posta che sarà poi ripetuta anche per i due anni scolastici successivi 2020-2021 e 2021-2022 in sede di predisposizione del prossimo bilancio pluriennale.